Recensione Festival Paderewski
Recensione Festival Paderewski
Questo concerto si è trasformato in un evento che ci ha permesso di capire quanto sia preziosa la nostra musica e quanto questa sia stata trascurata venendo raramente proposta al pubblico.
I motivi che hanno reso unico questo concerto sono i seguenti:
1) un programma interamente dedicato alla musica polacca;
2) i professori d’orchestra che, affascinati da questa musica, l’hanno eseguita con entusiasmo e non per “dovere patriottico”;
3) la Sinfonia Varsovia che, presentandosi nel suo organico più ampio e conoscendo bene l’acustica dello Studio S-1, ha ottenuto il suo “ben definito sound”- come succede quotidianamente per le orchestre mondiali che si esibiscono presso le loro sedi – e ha raggiunto un livello veramente mondiale!
4) due musicisti italiani: il direttore d’orchestra Massimiliano Caldi e il pianista Maurizio Baglini che hanno trovato subito un’intesa con l’orchestra e sull’onda del reciproco entusiasmo per la musica polacca hanno presentato le opere di Paderewski, Karłowicz e Noskowski in una prospettiva nuova rispetto al modo fino ad ora consolidato di eseguirle.
L’Ouverture in Mi bemolle maggiore di Paderewski a ragione viene sempre più spesso riproposto nei programmi concertistici. La partitura é stata ricostruita solo recentemente, dopo la scoperta di alcuni frammenti custoditi nelle “carte” depositate presso l’Università di Musica “F.Chopin” di Varsavia alle quali finora si è prestato poca attenzione. Rallegra, quindi, che pianisti di alto livello, come Maurizio Baglini, stiano riscoprendo con entusiasmo il Concerto per pianoforte del Maestro. Baglini ha arricchito la sua ottima interpretazione pianistica con il linguaggio del bel canto, una caratteristica naturale per gli artisti italiani (in questo caso ovviamente nella versione strumentale.) Massimiliano Caldi, invece, ha sfruttato al meglio la situazione: con a disposizione un ottimo complesso orchestrale ha realizzato il suo sogno di rappresentare nel loro pieno splendore l’opera di Karłowicz – Prologo dall’opera “Bianca de molena” – e il poema sinfonico ”Step” di Noskowski, smentendo certi manuali e guide che trovano questa musica eclettica e poco attrattiva. Caldi ha dimostrato l’infondatezza di queste opinioni!
Jan Popis – 10 novembre – pagina Facebook del Festival Paderewski
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