Il 2009 a Varsavia inizia con Caldi

Il 2009 a Varsavia inizia con Caldi

Il maestro milanese dirige il primo concerto di Capodanno nella capitale polacca

Sarà il milanese Massimiliano Caldi, classe 1967, il protagonista del concerto di Capodanno a Varsavia, giovedì 1 gennaio alle 17, per festeggiare l’arrivo del 2009. Un’altro italiano di talento che ha ottenuto all’estero successo di critica e prestigiosi riconoscimenti. Oltre che direttore principale dell’orchestra Milano Classica, Caldi è da tre anni alla guida (musicale a artistica) dell’orchestra da camera Slesiana, con la quale tiene una propria stagione di concerti a Katowice e viene invitato a numerosi festival polacchi, da Cracovia a Danzica.

Un vero e proprio debutto quello di giovedì 1 gennaio, nella storica sala della Filarmonica di Varsavia?

È il mio primo vero concerto di Capodanno ed è per me motivo di orgoglio poterlo dirigere nella stessa sala dove, 48 anni fa, Maurizio Pollini vinse il concorso Chopin, che segnò l’inizio della sua straordinaria carriera. La sala è bella, austera, tutta bianca con inserti di legno, un’acustica avvolgente. È una delle storiche sale da concerto, ancora ben conservate, dei tempi della Mitteleuropa, come Vienna, Budapest, Amsterdam, Praga.

Cosa c’è in programma?

Oltre all’immancabile Danubio blu e altri brani di Strauss, verranno eseguite numerose arie d’opera. Le prove con l’orchestra del teatro Mazowiecki, che dirigerò per la prima volta, inizieranno il 28 dicembre. Il violinista Vadim Brodski, farà anche il presentatore della serata. Sul palco i tenori Salvatore Licitra e Angelo Antonio Poli, il baritono Vittorio Vitellli. il soprano
Barbara Gutaj.

Progetti per il futuro?

Nell’immediato ci sarà un concerto, questo giovedì, al Lingotto di Torino. A febbraio il debutto con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. A marzo dirigerò un’opera al teatro Coccia di Novara.

La sua aspirazione?

Ampliare il repertorio operistico e lavorare con più continuità in questo campo. In Italia si fa tanta bella lirica. Dopo vent’anni di viaggi e concerti in giro per l’Europa, sarebbe bello poter
approdare stabilmente in un teatro italiano.

pagina a cura di Antonia Bordignon

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