Intervista al Maestro Massimiliano Caldi, Primo Direttore Ospite della Filarmonica Polacca Baltica “F.Chopin” di Danzica.
Intervista al Maestro Massimiliano Caldi, Primo Direttore Ospite della Filarmonica Polacca Baltica “F.Chopin” di Danzica.
La Polonia é un paese musicalmente vicino al suo cuore?
Certo, la Polonia è vicino al mio cuore! Cerco sempre di restituire alla Polonia ciò che la Polonia mi ha dato!
Dico sempre che l’amore per la musica e la cultura polacca è iniziato nel lontano 1999, quando ho diretto e studiato i compositori polacchi (Szabelski, Górecki e Lutoslawski) per il round finale del concorso G. Fitelberg, dove ho vinto il Primo Premio Assoluto e la Medaglia d’oro. Da quel momento, ho sempre cercato di promuovere la musica polacca all’estero e la musica italiana in Polonia. Questo è il motivo per cui una giuria selezionata mi ha conferito il premio Gazzetta Italia, lo scorso 12 giugno a Varsavia, insieme a Jan Ostrowski, Grazyna Torbicka e Krzysztof Zanussi. Il premio viene assegnato, infatti, a persone che hanno costruito per tutta la vita un “ponte” tra la cultura polacca e la cultura italiana.
Perché hai scelto la Filarmonica Baltica?
Non l’ho scelta! Solitamente il Consiglio artistico di un’orchestra suggerisce i nomi dei direttori d’orchestra preferiti al Direttore Generale il cui compito è scegliere il migliore, secondo il suo giudizio. È, quindi, un grande, grande onore essere ancora Primo Direttore Ospite dopo più di sei anni e essere Direttore Ospite da oltre 10 anni! I professori d’orchestra mi conoscono molto bene e io conosco molto bene loro: sono musicisti meravigliosi, molto concentrati durante le prove in questo modo otteniamo il massimo risultato con il minimo sforzo e durante i concerti diamo il massimo con grande passione.
Lei parla correntemente in polacco: per passione o per lavoro?
Ho seguito le mie prime lezioni di polacco a Milano nel 2004 e nel 2005, all’inizio del mio lavoro a Katowice, con la Silesian Chamber Orchestra: ho promesso ai musicisti che l’avrei fatto e l’ho fatto!
Secondo lei la musica polacca ha ispirato quella italiana?
Non sono preparato come un musicologo, per poter affermare che nella musica italiana sono presenti influenze polacche … Forse, al contrario, il “bel canto” italiano (soprattutto Donizetti e Bellini) nella prima metà del XIX secolo influenzò Chopin e, per esempio, Stanislaw Moniuszko e Jozef Poniatowski, nel campo dell’opera.
Mi può fare una pennellata di quello che è per lei la Polonia?
La Polonia è una nazione molto compatta e unificata. La gente è davvero molto … “unita”! Il nazionalismo è molto forte, dal punto di vista più positivo, ovviamente. Questa è una buona cosa per la Polonia. In Italia abbiamo molta varietà (lingue, cucina, tradizione, storia, governi passati) ma, sfortunatamente, non ha mai aiutato i nostri politici. È molto difficile tenere insieme tante persone diverse.
La Polonia, poi, con le sue vicende ha cambiato la storia del mondo due volte, nel 1939 e all’inizio degli anni ’80, con Lech Walesa e la rivoluzione.
Quali sono i suoi luoghi preferiti?
Uno dei miei posti preferiti in Polonia, che produce in me un sentimento speciale, sono le spiagge di Koszalin e di Sopot: la luce in estate è così chiara, quasi bianca! A causa della latitudine diversa dall’Italia. Molto spesso, prendo un treno e vado a vedere il tramonto sul “molo” a Sopot.
Danzica è la mia città polacca preferita, senza discussione. I colori e i rumori del Canale di Motlawa sono assolutamente unici, ad ogni ora del giorno e della notte.
Quali sono i suoi prossimi impegni?
Dopo il mio millesimo concerto (alla Sala Olowianka del 23 giugno), mi prenderò una pausa in Italia, finalmente a casa, a luglio, con un solo concerto ad un festival italiano alla fine del mese (le vere vacanze saranno in agosto). Poi, da fine agosto, sarò impegnato al Mozartiana Festival a Oliwa, con un concerto a Palermo in Sicilia, con il concerto a Katowice (Dabrowa Górnicza, Festiwal M. Spisak), con l’inaugurazione della stagione a Rzeszow alla fine di settembre ….. e così via .. .
A ottobre, come dottorato, discuterò la tesi “Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni: fedeltà del testo o tradizione esecutiva?” e inizierò il mio lavoro come “visiting professor” in Direzione D’Orchestra presso l’Università Musicale di Varsavia “F. Chopin”.
Fonte: toghetermagazyn.pl
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