Intervista al Maestro Massimiliano Caldi, Primo Direttore Ospite della Filarmonica Polacca Baltica “F.Chopin” di Danzica.
Intervista al Maestro Massimiliano Caldi, Primo Direttore Ospite della Filarmonica Polacca Baltica “F.Chopin” di Danzica.
![Foto in posa](http://massimilianocaldi.it/wp-content/uploads/2019/03/caldi-i..png)
La Polonia é un paese musicalmente vicino al suo cuore?
Certo, la Polonia è vicino al mio cuore! Cerco sempre di restituire alla Polonia ciò che la Polonia mi ha dato!
Dico sempre che l’amore per la musica e la cultura polacca è iniziato nel lontano 1999, quando ho diretto e studiato i compositori polacchi (Szabelski, Górecki e Lutoslawski) per il round finale del concorso G. Fitelberg, dove ho vinto il Primo Premio Assoluto e la Medaglia d’oro. Da quel momento, ho sempre cercato di promuovere la musica polacca all’estero e la musica italiana in Polonia. Questo è il motivo per cui una giuria selezionata mi ha conferito il premio Gazzetta Italia, lo scorso 12 giugno a Varsavia, insieme a Jan Ostrowski, Grazyna Torbicka e Krzysztof Zanussi. Il premio viene assegnato, infatti, a persone che hanno costruito per tutta la vita un “ponte” tra la cultura polacca e la cultura italiana.
Perché hai scelto la Filarmonica Baltica?
Non l’ho scelta! Solitamente il Consiglio artistico di un’orchestra suggerisce i nomi dei direttori d’orchestra preferiti al Direttore Generale il cui compito è scegliere il migliore, secondo il suo giudizio. È, quindi, un grande, grande onore essere ancora Primo Direttore Ospite dopo più di sei anni e essere Direttore Ospite da oltre 10 anni! I professori d’orchestra mi conoscono molto bene e io conosco molto bene loro: sono musicisti meravigliosi, molto concentrati durante le prove in questo modo otteniamo il massimo risultato con il minimo sforzo e durante i concerti diamo il massimo con grande passione.
Lei parla correntemente in polacco: per passione o per lavoro?
Ho seguito le mie prime lezioni di polacco a Milano nel 2004 e nel 2005, all’inizio del mio lavoro a Katowice, con la Silesian Chamber Orchestra: ho promesso ai musicisti che l’avrei fatto e l’ho fatto!
Secondo lei la musica polacca ha ispirato quella italiana?
Non sono preparato come un musicologo, per poter affermare che nella musica italiana sono presenti influenze polacche … Forse, al contrario, il “bel canto” italiano (soprattutto Donizetti e Bellini) nella prima metà del XIX secolo influenzò Chopin e, per esempio, Stanislaw Moniuszko e Jozef Poniatowski, nel campo dell’opera.
Mi può fare una pennellata di quello che è per lei la Polonia?
La Polonia è una nazione molto compatta e unificata. La gente è davvero molto … “unita”! Il nazionalismo è molto forte, dal punto di vista più positivo, ovviamente. Questa è una buona cosa per la Polonia. In Italia abbiamo molta varietà (lingue, cucina, tradizione, storia, governi passati) ma, sfortunatamente, non ha mai aiutato i nostri politici. È molto difficile tenere insieme tante persone diverse.
La Polonia, poi, con le sue vicende ha cambiato la storia del mondo due volte, nel 1939 e all’inizio degli anni ’80, con Lech Walesa e la rivoluzione.
Quali sono i suoi luoghi preferiti?
Uno dei miei posti preferiti in Polonia, che produce in me un sentimento speciale, sono le spiagge di Koszalin e di Sopot: la luce in estate è così chiara, quasi bianca! A causa della latitudine diversa dall’Italia. Molto spesso, prendo un treno e vado a vedere il tramonto sul “molo” a Sopot.
Danzica è la mia città polacca preferita, senza discussione. I colori e i rumori del Canale di Motlawa sono assolutamente unici, ad ogni ora del giorno e della notte.
Quali sono i suoi prossimi impegni?
Dopo il mio millesimo concerto (alla Sala Olowianka del 23 giugno), mi prenderò una pausa in Italia, finalmente a casa, a luglio, con un solo concerto ad un festival italiano alla fine del mese (le vere vacanze saranno in agosto). Poi, da fine agosto, sarò impegnato al Mozartiana Festival a Oliwa, con un concerto a Palermo in Sicilia, con il concerto a Katowice (Dabrowa Górnicza, Festiwal M. Spisak), con l’inaugurazione della stagione a Rzeszow alla fine di settembre ….. e così via .. .
A ottobre, come dottorato, discuterò la tesi “Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni: fedeltà del testo o tradizione esecutiva?” e inizierò il mio lavoro come “visiting professor” in Direzione D’Orchestra presso l’Università Musicale di Varsavia “F. Chopin”.
Fonte: toghetermagazyn.pl
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